“Comunicazione del rischio sulle terapie:
focus su popolazioni speciali e strumenti innovativi”

MAURIZIO PASTORELLO1

1Coord. ASC Farmacovigilanza.

“Comunicazione del rischio sulle terapie: focus su popolazioni speciali e strumenti innovativi” è stato il tema scelto nella terza edizione del Pharmacovigilance focus, tenutosi a Milano il 19 settembre 2025. L’incontro ha rappresentato un’opportunità di confronto tra diversi stakeholder per analizzare e ricercare le migliori strategie di comunicazione del rischio, considerando la fruibilità e l’impatto delle nuove tecnologie sull’informazione e sul rischio percepito nel contesto delle cure.

Gli interventi e le tavole rotonde hanno coinvolto esperti nel settore della salute, tra cui rappresentanti delle agenzie regolatorie (AIFA, EMA), associazioni di pazienti (AMICI), accademici, operatori sanitari, rappresentanti delle aziende farmaceutiche e Farmindustria.

La giornata si è aperta con l’intervento della dott.ssa Laura Sottosanti (AIFA), che ha mostrato come AIFA lavori costantemente per garantire una rapida e corretta informazione sulla sicurezza dei medicinali, rivolgendosi sia agli operatori sanitari sia ai cittadini senza creare allarmismi. Oltre al rischio correlato all’uso dei farmaci, si è discusso anche di sicurezza degli integratori alimentari, argomento trattato dalla dott.ssa Francesca Menniti Ippolito (ISS), spesso erroneamente percepiti come “sicuri perché naturali”, e dei dispositivi medici. Come evidenziato dalla dott.ssa Rita Mottola (Regione Veneto), la continua innovazione in questo settore consente lo sviluppo di dispositivi diagnostici e terapeutici sempre più sofisticati, migliorando la qualità di vita dei pazienti, ma al contempo determinando un incremento dei rischi connessi al loro impiego.

La sicurezza del farmaco nelle donne in gravidanza e allattamento è stata oggetto dell’intervento della prof.ssa Constanza Andaur Navarro (University Medical Center Utrecht), che ha mostrato le finalità e i risultati del progetto ConcePTION, avviato nel 2019 con l’obiettivo di generare e diffondere affidabili prove scientifiche sull’assunzione di farmaci in gravidanza e allattamento.

Si è discusso in seguito di come l’innovazione tecnologica possa rappresentare una strategia per migliorare la comunicazione del rischio anche in ambito sanitario: attraverso lo sviluppo di app come MioPEDIATRA – illustrata dal dott. Luigi Cantarutti (Sosepe) – progettata per i genitori e collegata direttamente con il software gestionale del pediatra, strumenti web quali COSIsiFA – network AIFA-Regioni-Istituzioni sanitarie per l’informazione indipendente sui farmaci – presentato dal prof. Ugo Moretti (Università di Verona e CRFV Veneto), oppure tramite i social media. Quest’ultimo tema, approfondito dal prof. Vincenzo Mauro (Università di Macerata), è stato oggetto di interessante dibattito in quanto, sebbene i social media permettano di diffondere rapidamente le informazioni a un ampio numero di utenti, non sempre ne garantiscono la correttezza e la trasparenza, rendendole spesso facilmente fraintendibili.

Infine, uno spazio è stato dedicato anche alla percezione del rischio da parte del paziente: così come sottolineato da Salvatore Leone (direttore generale di AMICI Italia) una migliore comunicazione medico-paziente, unitamente a un approccio integrato e personalizzato nella gestione delle patologie, che tenga conto delle esperienze del paziente stesso, può rappresentare un’utile strategia per migliorare l’aderenza alle terapie e la qualità della vita.

L’incontro ha costituito un’importante occasione di approfondimento e confronto per i soci SIFO, permettendo di conoscere le ultime evidenze e iniziative regolatorie di AIFA, EMA e altre istituzioni, fondamentali per orientare la farmacovigilanza e la comunicazione nel contesto ospedaliero-territoriale. La SIFO ha avuto un ruolo attivo nell’organizzazione dell’evento che, svolgendosi come incontro intersocietario, ha offerto un’occasione preziosa per approfondire il tema della sicurezza dei farmaci e per esplorare le migliori strategie di comunicazione del rischio, analizzando l’impatto delle nuove tecnologie sull’informazione e sul rischio percepito nel contesto delle cure.

Emerge la necessità di implementare una farmacovigilanza più proattiva e consapevole in cui risulta evidente il ruolo chiave del farmacista ospedaliero e territoriale sia nella gestione delle terapie che della sicurezza in real-life.