Il XXXVI Congresso Nazionale SIFO

Franco Rapisarda
franco.rapisarda@aspct.it



Per tracciare un bilancio del XXXVI Congresso SIFO appena conclusosi mi piace riprendere l’editoriale del Presidente Laura Fabrizio pubblicato sul precedente Bollettino SIFO n.5 sulla Resilienza, ovvero la capacità di auto ripararsi dopo un danno, di far fronte, resistere, ma anche costruire e riuscire a riorganizzare positivamente la propria vita nonostante situazioni difficili che fanno pensare a un esito negativo.
Così come tutta “l’attività formativa e la politica svolte dalla SIFO negli ultimi anni sono state improntate al raggiungimento, da parte dei soci, di un alto livello di resilienza”, anche il XXXVI Congresso è stato improntato al raggiungimento di un alto livello di resilienza, raccogliendo i frutti di un enorme, difficile ed entusiasmante lavoro, che ha visto variamente impegnati tutto il Consiglio Direttivo, i colleghi del Comitato Scientifico ed i colleghi del Comitato Organizzatore, ai quali va tutta la mia personale gratitudine di Presidente del Congresso. Il successo del Congresso si deve al loro entusiasmo ed al loro impegno; dimostrando di saper pensare in grande nella realizzazione di un Congresso il cui valore rimarrà nel tempo; dimostrando, tutti insieme, cos’è SIFO quando fa squadra.
Il XXXVI Congresso è una sfida vinta da SIFO, che quando si unisce sa esprimere grandi doti e grandi numeri:
n. 1440 partecipanti che costituiscono un importante record; segno questo dell’enorme, difficile ed entusiasmante lavoro, che ha visto impegnati i quadri della Società. Individuando tre parole chiave direi: Soddisfazione, Successo, Squadra.
Il risultato finale è stato straordinario sotto tanti punti di vista ma, soprattutto, per gli aspetti organizzativi e per gli alti contenuti scientifici, che unanimemente ci sono stati riconosciuti.
Ma queste giornate catanesi hanno anche confermato che solo attraverso modalità di collaborazione diverse rispetto al passato potremo essere protagonisti in sanità, ma soprattutto potremo essere di esempio e guida ai giovani che ci guardano; tra i partecipanti un esercito di oltre 500 giovani farmacisti e tra essi circa 300 sono stati gli under 35.
Ed allora dico a tutti: partiamo da Catania per mettere insieme le nostre forze come abbiamo fatto in queste straordinarie giornate. Giornate nelle quali sono nati – e in molti casi si sono rafforzati – rapporti di amicizia e di fiducia; giornate nelle quali si è creato un rapporto nuovo tra farmacisti, istituzioni, giovani farmacisti, cittadini.
Ha vinto la forza delle scelte e la forza delle idee grazie ad un incastro perfetto tra tutti i componenti del Comitato Scientifico e tutti i componenti del Comitato Organizzatore, perfettamente amalgamati con i Componenti del Consiglio Direttivo, i componenti della segreteria nazionale ed i componenti della segreteria organizzativa.
Una sferzata di energia ed uno straordinario scatto di orgoglio di cui SIFO aveva veramente bisogno.
È stato un Congresso con una forte attenzione da parte del mondo delle Istituzioni e da parte del mondo industriale. È stato un Congresso molto ricco di idee e di confronti: sono stati occupati tutti gli spazi possibili dalle 9,00 alle 19,00 con un programma ricchissimo che ha visto impegnati oltre 150 relatori:
• 1 sessione precongressuale sull’HTA;
• 2 letture magistrali di altissimo livello con la presenza di Napoleone Ferrara e di Silvio Garattini;
• 9 sessioni plenarie (Talk Twitter Show ed un Talk Show come sessione conclusiva);
• 1 poster session con quasi 1000 poster presentati;
• 14 sessioni parallele;
• 1 Workshop Lab Movie suddiviso in una parte teorica ed una parte pratica;
• 5 lunch meeting nella fascia oraria 12,30 – 13,30;
• 8 simposi aziendali nella fascia oraria dalle ore 14,00 alle ore 15,00 di altissimo livello nei quali sono state affrontate le novità del momento.

Un solo rammarico di tantissimi colleghi: l’impossibilità a seguire tutto.
Per tutto ciò va un grandissimo ringraziamento ai colleghi del Comitato Scientifico e del Comitato Organizzatore per tutte le idee ed il supporto che hanno messo in campo per la realizzazione di questo Congresso; un grandissimo ringraziamento va alla Segreteria Organizzativa, che mi ha supportato e sopportato; un grandissimo ringraziamento va a tutte le Autorità che hanno arricchito il Congresso con la loro partecipazione.
Sul piano personale è stata un’esperienza professionale irripetibile; un percorso che dura un anno durante il quale si affrontano sacrifici, preoccupazioni, paure che raggiungono il livello massimo di tensione al momento della inaugurazione: avviare i lavori, presentando il Congresso ad oltre 1200 partecipanti. Ma la tensione iniziale, man mano che la nave raggiunge la velocità di crociera, comincia lentamente a scemare, lasciando il posto a sentimenti di gioia che a tratti diventa anche euforia.
Ecco quindi l’augurio che con tutto me stesso rivolgo a SIFO: raggiungere un nuovo livello di resilienza non solo per il prossimo congresso di Milano, ma per tutto ciò che SIFO saprà essere nel nuovo nascente quadriennio che partirà il prossimo anno con il rinnovo di tutte le cariche societarie, ma soprattutto per tutte le nuove sfide che SIFO e la nostra professione dovrà affrontare in un sistema sanitario che sempre di più dovrà fare i conti con la ristrettezza delle risorse che difficilmente potranno garantire l’innovazione.
Ecco, quindi, che in questo contesto la scelta del titolo del XXXVI Congresso “Scelte, Interventi, Futuro, Outcome” sarà il leitmotiv che ci accompagnerà nei prossimi anni.
Si dovrà costantemente valutare il peso, il valore, la consapevolezza, delle tante responsabilità che la nostra professione ci richiede di mettere in campo ogni giorno per la cura ed i bisogni dei Pazienti.
In questo momento di incertezze sul piano economico e finanziario, il Farmacista è una risorsa, e sarà sempre più uno degli attori che promuovono la salute pubblica, dal consiglio alla presa in carico delle terapie, diventando un tassello indispensabile per ottimizzare le cure e contenere la spesa sanitaria, assumendo una connotazione sempre più orientata verso un supporto clinico al paziente.
Occorre porsi l’obiettivo di proiettarsi verso una nuova politica del farmaco, che tuteli e promuova l’innovazione.
Il bene farmaco, così come il bene salute, deve essere salvaguardato e garantito dentro un modello di sistema unitario e solidale: tutto ciò non può attuarsi senza il farmacista, unico professionista in grado di scegliere con capacità professionale e secondo priorità.
SIFO dovrà concentrare tutte le proprie energie e le proprie risorse per sostenere una conoscenza diffusa e l’abitudine al confronto delle idee quale migliore strumento per ridurre il rischio di decisioni sbagliate.
Oggi abbiamo di fronte una sfida ancora più grande, che la SIFO vuole raccogliere e lanciare:
1. potenziare le strategie per il corretto uso del farmaco nella pratica clinica;
2. potenziare le strategie per la razionalizzazione delle risorse sempre più scarse.

In altre parole, la necessità di contenimento della spesa sanitaria e l’esigenza di mantenere gli standard assistenziali del SSN impongono un rafforzamento della clinical governance, dettando regole nuove, chiare, qualificate e condivise.
Ma quello che SIFO, partendo dal Congresso di Catania, si dovrà prefiggere - perché è la sfida dei prossimi anni - è capire e discutere insieme che, per assicurare l’equità dell’accesso ed il diritto delle cure, è necessario saper fare delle scelte, scelte consapevoli e professionali, ma che sempre più saranno di tipo etico e coinvolgeranno inevitabilmente le coscienze e i comportamenti dei decisori, costretti ad assumersi piena responsabilità.
Porre in essere, di conseguenza, gli interventi necessari che ipotecheranno il futuro della sanità e del SSN.
SIFO dovrà essere sempre più propositiva e sempre protagonista attenta, attraverso la nostra professionalità, per continuare a difendere e sviluppare il SSN, garantendo le cure appropriate a tutti, evitando gli sprechi e contribuendo a effettuare le scelte sempre più ardue e difficili che ci attendono.
La speranza è che da Catania sia partita una nuova stagione di SIFO, la stagione dell’unità e del concetto di squadra; in questa nuova stagione ci sono i giovani colleghi ed i colleghi specializzandi: insieme si darà vita alla stagione delle sinergie, coniugando insieme le fresche e nuove energie con le sane esperienze dei vecchi.