Partecipazione, condivisione e comunicazione

Arturo Cavaliere

Presidente SIFO
sifosede@sifo.it

È trascorso un anno da quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato lo stato di pandemia da virus Sars-Cov2, che ha condizionato e rimodellato pesantemente il vivere quotidiano e professionale di tutti noi.

Se nei mesi della fase 1 l’epidemia è stata un forte “stress test” per le Aziende Sanitarie per assicurare le cure a tutti i pazienti con polmonite da virus Sars-Cov2 e la disponibilità dei Dispositivi di Protezione Individuale per gli operatori sanitari e socio-sanitari in prima linea, oggi le stesse devono contemporaneamente tornare a garantire i più alti standard di cura a tutti gli altri pazienti, in particolare alle categorie più fragili, ed in aggiunta le Aziende Sanitarie Locali devono procedere speditamente alla vaccinazione della popolazione.

Fin dagli inizi della pandemia i farmacisti ospedalieri e territoriali sono stati impegnati in attività supplementari che hanno messo alla prova competenze e spirito di servizio.

Se da un lato il DM 70/2015 (“Regolamento sugli standard qualitativi, tecnologici, strutturali e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”) promuove standard organizzativi secondo il modello di clinical governance, finalizzati ad erogare un’assistenza basata sulle evidenze, di elevata qualità, sostenibile e centrata sui bisogni della persona, dall’altro ha rimodellato la Sanità Italiana in modo stringente, riducendo numerose articolazioni organizzative, fra cui le farmacie ospedaliere. In piena pandemia si è toccata con mano la mancanza di Strutture e Sanitari, facendo ben comprendere l’importanza della programmazione preventiva anche per far fronte agli eventi pandemici. È in atto un nuovo corso degli eventi, che per la prima volta ci pone dinanzi alla penuria di specialisti in farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici territoriali, medici, infermieri e tecnici di laboratorio e della prevenzione. Numerose Aziende Sanitarie stanno incaricando farmacisti specializzandi e questo restituisce la misura della criticità in cui ci troviamo. Sono numerosi i giovani colleghi chiamati a prestare servizio ante tempo, che stanno svolgendo importanti attività di supporto.

L’emergenza COVID-19 ci ha insegnato quanto sia importante promuovere l’integrazione dei setting assistenziali, evidenziando anche l’importanza dell’unitarietà della nostra Professione. Quando la pandemia terminerà e si ritornerà alla normalità, gli assetti organizzativi avranno bisogno di una riprogrammazione che ci darà certamente opportunità di ruoli e spazi professionali, che dobbiamo essere pronti a cogliere.

La pubblicazione il 27 aprile del Documento Programmatico 2020-2024 (DP) della nostra Società (https://www.sifoweb.it/notizie-societa/4974-documento-programmatico-sifo-2020-2024-1.html) avviene in un momento storico molto segnato dall’emergenza e particolare.

L’accessibilità a terapie farmacologiche appropriate e personalizzate, in grado di ottimizzare l’utilizzazione della risorsa Farmaco e Dispositivo Medico (DM) in termini di qualità, efficacia e sicurezza, assicurando la sostenibilità economica e sociale dell’assistenza sanitaria, sarà coadiuvata da una migliore integrazione tra ospedale e territorio. Risulta pertanto di prioritaria importanza definire modelli assistenziali innovativi che sfruttino le innovazioni tecnologiche sanitarie e il forte know-how acquisito dal farmacista ospedaliero e dei servizi farmaceutici territoriali delle Aziende Sanitarie.

Questi principi ispiratori hanno quindi guidato l’elaborazione degli obiettivi programmatici, che costituiranno gli indirizzi strategici della SIFO:

Qualità dell’assistenza farmaceutica a disposizione del Paziente;

Integrazione ospedale-territorio e continuità delle cure;

Innovazione scientifica;

Partecipazione e comunicazione.

Comunicazione, rete, responsabilità, visione sistemica, proattività: queste le parole chiave di questo ultimo punto del DP. Da queste e dai contributi pubblicati in questo numero doppio del Bollettino SIFO, prendo spunto per ricordare a tutti i SOCI come la comunicazione favorisca la creazione di una rete sempre più forte e impegnata nella cura del paziente, nella sostenibilità del SSN e nel miglioramento della visibilità del Farmacista Ospedaliero e dei Servizi Farmaceutici Territoriali. Inoltre, favorisce la gestione delle relazioni interne ed esterne e ha un ruolo determinante per informare, coinvolgere, condividere, favorire il confronto e formare nonché diffondere le buone pratiche e le nuove esperienze, un patrimonio di valori e conoscenze.

Il Bollettino SIFO è il primo strumento di condivisione e comunicazione della Società Scientifica, ma la passione, l’audacia e la determinazione professionale dei nostri soci dimostrata anche in questo ultimo anno emergenziale, saranno le qualità indispensabili per essere ancora una volta protagonisti nella Sanità del futuro.

Buona Lettura!