in questo numero

Barbara Meini, Silvano Giorgi
meini8@interfree.it
s.giorgi@ao-siena.toscana.it


Presentiamo questo primo numero del 2014 in maniera diversa, non la solita lista dei contributi con un brevissimo commento, bensì un editoriale unico che sarà pubblicato sia sul Bollettino Sifo sia sul Giornale italiano di Farmacia clinica. Iniziamo con alcune brevi riflessioni.
Progettare insieme il futuro tra continuità e cambiamento, in sintesi il XXXIV Congresso della nostra Società Scientifica. Continuità e cambiamento rappresentano le nostre sfide future: rimanere aggrappati alle logiche gestionali che ci hanno accompagnato negli ultimi trent’anni oppure proiettarsi verso nuovi orizzonti?
Citiamo volentieri quanto scritto da Alberto Costantini nella presentazione del prossimo XXXV Congresso Nazionale Sifo “È il tempo del cambiamento e dell’innovazione. Il farmacista ne diventa protagonista se abbandona vecchi schemi e si proietta, con la creatività che lo contraddistingue, verso il futuro di cui è responsabile sin da oggi con le sue azioni e decisioni.” 
Ci sembra chiara la volontà di abbandonare le vecchie logiche. Questo si può fare seguendo una unica linea conduttrice: il rinnovamento.
Lo stesso rinnovamento che ha avuto la comunicazione negli ultimi 30 anni, subendo un’accelerazione vorticosa, passando dalla stampa al web. Strumenti quali PC, smarthphone, tablet, supportati da reti wi-fi che sono sempre più accessibili in ogni luogo, permettono e permetteranno sempre di più in un futuro prossimo di avere a portata di mano “il mondo”.
In parole povere, non più moli di volumi ma semplici e sofisticatissimi congegni che si interconnetteranno sempre di più con noi.
Sono passati tanti anni dalla nascita delle riviste che fanno capo a  SIFO e ci piace chiederci se questi strumenti siano ancora attuali, e se continuano ad ottemperare al compito per cui sono nati. Ma sopra ogni altra cosa, quale servizio rendono ai nostri soci in termini di valore aggiunto per la loro professione.
Una prima risposta che abbiamo dato a queste domande è stata quella di provare ad unire i due comitati di redazione. Questo al fine di permettere una migliore selezione dei contributi editoriali ed indirizzarli verso la rivista più idonea. Ecco che ci siamo trovati a discutere sui due targets. Quello del Bollettino divulgativo, quello del GIFC con articoli di caratura più scientifica. Potremmo stare a discutere per lungo tempo sui targets e sulla caratura dei lavori ricevuti, ma rischieremo di perdere di vista l’obiettivo primario, quello cioè descritto così bene dall’ultimo Congresso e proiettato ancora meglio dal prossimo.
Quello che vorremmo fare è intercalarci realmente nel presente e proiettarci nel futuro, senza per altro continuare ad alimentare polemiche, rancori, divisioni che non sono la morte di una società scientifica o di un qualsiasi altro soggetto, ma sono la morte della nostra professione.
Quindi, senza dubbio alcuno, inizieremo un rapido processo di analisi per trovare la soluzione migliore che ci renda disponibile un prodotto editoriale nel prossimo futuro veramente al passo con i tempi e dotato di quelle dinamiche che gli permettano di attualizzarsi ad ogni cambiamento. Un prodotto che non sia autoreferenziale, ed al tempo stesso sia lo specchio di una Società Scientifica che si evolve e che vuole, sopra ogni altra cosa, la valorizzazione di quanti a vario titolo ne fanno parte.