Il XXXIX Congresso Nazionale della SIFO

Adriano Vercellone

Presidente del Congresso

È quasi impossibile riuscire a riassumere in poche parole la portata e l’eco del recente 39° Congresso Nazionale della SIFO, appena concluso a Napoli. Il primissimo bilancio dei lavori è assolutamente positivo, con numeri da record nella partecipazione, con oltre tremila presenze ed una qualità altissima nelle presenze importanti della politica e della governance nazionale e regionale ai lavori congressuali. Anche all’interno delle varie sessioni tutti i relatori individuati negli Enti che in Italia si occupano di sanità hanno partecipato portando le discussioni ad un livello di indiscutibile qualità.

Ma il successo del Congresso non è ovviamente solo una questione di numeri: i contenuti scientifici sono stati d’assoluta eccellenza; nelle 6 sessioni precongressuali, nelle 21 sessioni parallele e nelle 7 plenarie sono nate proposte, si sono create nuove alleanze con altre Società Scientifiche e confermato che collaborazioni in atto con Enti sanitari, sono stati presentati e lanciati nuovi progetti.

Non è da sottovalutare soprattutto la portata dei messaggi lanciati sia da SIFO che dai nostri ospiti. A partire dal nuovo Direttore Generale dell’AIFA, Li Bassi, che nel suo intervento ha affermato con forza che l’Agenzia sosterrà sempre una sanità universalista ed equa, sulla linea tracciata dalla legge che ha istituito il SSN; ai partecipanti (da Massimo Scaccabarozzi-Farmindustria a Luigi D’Ambrosio Lettieri-Fofi, da Tonino Aceti-Cittadinanzattiva, al presidente della Regione Campania, De Luca) che hanno tutti sposato il messaggio lanciato dalla nostra società scientifica che il Servizio Sanitario è da rilanciare e forse rifondare in un nuovo “patto sociale”, un segnale che è stato ripreso in modo chiaro anche da tutti i media che hanno seguito l’evento, e che hanno rilanciato alcuni dei temi proposti nei lavori. Senza dimenticare quanto affermato dal Ministro della Salute Giulia Grillo che, nel videomessaggio fatto pervenire per la sessione inaugurale, ha avuto parole di stima e di vicinanza per i farmacisti del SSN sottolineando il nostro ruolo strategico nell’offerta assistenziale riconoscendo, in fondo, quanto il farmacista sia effettivamente “motore di salute”, proprio come annunciato nel titolo del congresso.

Alla luce di tutto questo penso che la SIFO abbia raggiunto il suo obiettivo, tenuto conto che il Congresso ha anche definito gli obiettivi strategici del percorso presente e futuro della Società, come indicati nella sua relazione dalla Presidente Simona Serao Creazzola: lavorare sull’uniformità dell’assistenza farmaceutica; misurare le performance restituendone i dati alle Istituzioni per un innalzamento complessivo della qualità del SSN; sviluppare il farmacista clinico in ospedale e sul territorio; consolidare il ruolo del farmacisti ospedaliero come connettore di sistema nei PDTA e nei setting assistenziali.

Una ultima considerazione, che mi sento di proporre, riguarda gli Under 35, perché quello di Napoli è stato il congresso dei giovani farmacisti. Ritengo che siano stati il valore aggiunto di questo nostro evento. Li abbiamo coinvolti fin dall’inizio, sia nella preparazione del programma scientifico, sia nella conduzione di sessioni: è stata una partecipazione molto attiva e stimolante per tutti, anche per le Istituzioni presenti. Abbiamo identificato con loro i temi importanti per l’avvicinamento alla professione come la discussione sulle scuole di specializzazione e il futuro della professione. Il cammino della SIFO ormai li coinvolge e li riguarda da vicino.

In conclusione di questa breve cronaca, resta il ringraziamento mio e di tutti i membri dei comitati scientifico ed organizzatore per tutti voi che avete partecipato numerosi e attenti alle sessioni plenarie e parallele apprezzandone il valore scientifico e, da quanto abbiamo colto, anche soddisfatti dell’ospitalità e dell’accoglienza che il Congresso di Napoli ha saputo offrirvi.