Editoria SIFO: Sondaggio 2015

Barbara Meini,1 Silvano Giorgi,1 Susanna Ciampalini,2 Maria Ernestina Faggiano,2 Maria Laura Gallani,2 Daniela Scala,2 Lucia Bagnasco,2 Luigi Bellante,2 Massimo Boni,2 Francesco Emanuele Antonio Brera,2 Maurizio Capuozzo,2 Eleonora Cesqui,2 Anna Di Cuia,2 Serena Dominici,2 Andrea Pasquale,2 Francesca Saullo,2 Paola Stasi,2 Elena Tenti2

1 Caporedattore CURE, 2 Membro CURE.

E-mail: editoria@sifoweb.it

“La ricerca della verità è la più nobile occupazione dell’uomo.
La sua pubblicazione è un dovere”

Madame de Staël (1766-1817)

Riassunto. Introduzione. La Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Territoriali delle Aziende Sanitarie (SIFO) si è dotata di una propria editoria con due riviste, curate dal Comitato Unico di Redazione per l’Editoria SIFO (CURE). Raggiunto nel 2015 il primo obiettivo dell’indicizzazione del Giornale Italiano di Farmacia Clinica, il CURE ha promosso una Survey per valutare il gradimento e le opinioni dei soci nei confronti dell’attuale editoria SIFO, dei contenuti e del processo di revisione dei manoscritti proposti. Materiali e Metodi. È stato costruito un questionario, a cui sono stati invitati a rispondere tutti i soci SIFO sulla piattaforma Survey Monkey nel periodo dal 26 ottobre al 17 novembre 2015. Per le domande orientate alla valutazione del gradimento dell’editoria ed i suoi contenuti è stata scelta la scala Likert, per altre la risposta sì/no. Risultati. Sono stati raccolti 170 questionari su 2.500 soci, pari al 6,8%. La prima domanda è orientata a valutare il giudizio degli intervistati sull’editoria SIFO: 4 (2,4%) hanno risposto scarsa, 8 (4,7%) hanno risposto mediocre, 56 (32,9%) sufficiente, 82 (48.2%) buona e 20 (11,8%) ottima. Nella sesta domanda si indaga il gradimento degli intervistati per le sezioni che costituiscono il Bollettino: in media risulta prevalente un giudizio buono. Conclusioni. SIFO, attraverso la sua Editoria, si propone di condividere le migliori esperienze e percorsi che riguardano la nostra professione, selezionando e pubblicando tutto ciò che può contribuire al miglioramento dell’assistenza orientata al paziente, promuovere la produzione e la divulgazione di strumenti di supporto per l’attività professionale. Dalla Survey emerge una valutazione complessivamente positiva dell’attuale Editoria da parte degli intervistati.

Parole chiave: pubblicazione scientifica, revisione paritaria, editoria.

Summary. Publishing of Italian Society of Hospital Pharmacy:
in a national survey 2015.

Introduction. The Italian Society of Hospital Pharmacy and Territorial Services (SIFO) has adopted its own publishing house with two magazines, prepared by the Single Drafting Committee for The Publishing SIFO (CURE). Achieved in 2015, and indexing the first goal of The Italian Journal of Clinical Pharmacy, the CURE promoted a survey to evaluate the satisfaction and the opinions of members against the existing publishing SIFO, the content and the review process of the manuscripts proposed. Materials and Methods. A questionnaire (from October 26 to November 17, 2015), was set up using Monkey Survey as platform, where all members of SIFO were asked to answer given questions. To evaluate the acceptance/satisfaction of the publishing house as well as their content the Likert scale was used. Other points/evaluations were based on yes/no answers. Results. We collected 170 (6.8%) questionnaires out of 2.500 members. The first question assessed the opinion of respondents on SIFO’s editorial product: 4 (2.4%) gave a poor rating, 8 (4.7%) gave an indifferent / not very good evaluation, 56 (32.9%) were satisfied, 82 (48.2 %) gave a good marking and 20 (11.8%) gave an excellent rating.. The sixth question investigated respondents’ opinion about Bullettin special sections: on average they got good rates. Conclusions. The aim of SIFO’s Editorial products is to share best professional experiences and pathways, that can contribute to the improvement of patient-oriented care, and to promote the production and dissemination of tools that can support our professional activity. Respondents showed o general good opinion about SIFO’s e Editorial activities.

Key words: scientific paper, publishing, peer review.

INTRODUZIONE

Con l’espressione “pubblicazione scientifica” (in inglese scientific paper)1 si indica uno scritto redatto in modo oggettivo su un argomento scientifico.

Questo rappresenta la forma di comunicazione ufficiale della comunità scientifica, attraverso cui i singoli ricercatori o i gruppi di ricerca rendono pubblici i metodi ed i risultati del proprio lavoro. A differenza di altri scritti su argomenti scientifici (esempio: un articolo di giornale, un testo divulgativo o scolastico), una pubblicazione scientifica viene diffusa, in formato cartaceo o digitale, da editori specializzati di riviste scientifiche (ad esempio Il Pensiero Scientifico Editore).

La pubblicazione sulle riviste scientifiche di settore è regolamenta da procedure di accettazione e di valutazione dei lavori presentati; tali procedure sono mirate a stabilire quali lavori scientifici posseggano i requisiti necessari per essere pubblicati, divenendo così pubblicazione scientifica. Una delle procedure di accettazione maggiormente diffusa è la cosidetta “revisione paritaria” (in inglese peer review).

Gli articoli sono generalmente inviati dagli autori al comitato editoriale della rivista, che sottomette alla valutazione il manoscritto a due o più referees (in italiano non esiste un termine che corrisponda esattamente al ruolo del referee nella procedura di revisione paritaria), esperti nel settore scientifico e/o nell’argomento trattato, che redigono un parere favorevole o motivatamente contrario alla pubblicazione (referee’s report), tenendo conto, oltre che della conformità alle linee editoriali della rivista, della correttezza metodologica, completezza, originalità e rilevanza del lavoro. È frequente che i referees richiedano modifiche o correzioni necessarie affinché il manoscritto possa essere accettato: il report (responso) di ciascun referee è inviato agli autori; questi possono quindi inviare una nuova versione dell’articolo, che tenga conto dei rilievi formulati, o anche contestare le obiezioni mosse.

Il processo di revisione paritaria è un filtro, che assicura l’attendibilità scientifica della pubblicazione e determina spesso una rielaborazione più o meno ampia del manoscritto originale, in collaborazione fra autori e referees.

Qualora i pareri dei diversi referees per il medesimo manoscritto risultino contrastanti, la decisione finale sulla pubblicazione è presa dai caporedattori (che eventualmente si avvalgono del parere di un ulteriore referee detto adjudicator).2

Nel caso specifico, la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Territoriali delle Aziende Sanitarie (SIFO), al pari di altre autorevoli Società Scientifiche italiane, si è dotata di una propria editoria, in particolare:

Il Bollettino SIFO: pubblicato a cadenza bimestrale, è l’organo ufficiale della Società, primo anno di pubblicazione nel 1953. Oltre agli atti ufficiali della Società, pubblica lavori compilativi e rubriche per l’aggiornamento professionale, è orientato al confronto, attenzione alla realtà, formazione, ai problemi più attuali della professione.

Il Giornale Italiano di Farmacia Clinica (GIFC): pubblicato a cadenza trimestrale, maggiormente orientato alla metodologia della ricerca; primo anno di pubblicazione nel 1987.

Le riviste avevano ciascuna un Comitato di Redazione, nominato dal Consiglio Direttivo (CD) in seguito a specifica selezione dei suoi componenti, che nel febbraio 2014 si è unificato dando vita al Comitato Unico di Redazione per l’Editoria SIFO (CURE).

In linea con il codice etico delle più autorevoli riviste scientifiche,3 i referees hanno rilasciato dichiarazione di assenza di conflitto di interessi e di astensione dalla valutazione e/o revisione di lavori di cui il componente del CURE sia Autore/CoAutore e/o di Autori appartenenti allo stesso Ente.

Nell’editoria scientifica vengono impiegate tre forme di peer review:4-6

Single-blind peer review: il nome dell’autore è noto al revisore, ma il nome del revisore è ignoto all’autore (è attualmente la forma di peer review più utilizzata);

Double-blind peer review: sia il nome del revisore che quello dell’autore sono ignoti a entrambi;

Open peer review: sono note sia l’identità del revisore sia quella dell’autore, nonché tempi e commenti del processo (è una forma recente e innovativa che prevale nel mondo editoriale Open Access).

Per quanto riguarda il processo di revisione paritaria, al fine di garantire quanto più possibile la correttezza nel processo di valutazione, i caporedattori adottano la forma Double-blind peer review ed inoltre ciascun referee non sa chi sia l’altro referee che valuta il medesimo lavoro per mantenere l’indipendenza.

Poiché è emersa sempre più stringente la necessità di avere un’editoria scientifica di miglior livello, indicizzata sui maggiori motori dedicati (SCOPUS, PubMed…), in accordo con il CD, il CURE ha avviato nel 2014 un processo di rinnovamento seguendo criteri valutativi più “rigidi” con l’obiettivo di far crescere una cultura della scrittura scientifica tra i soci. L’impegno del CURE è stato orientato anche a ridurre i tempi di pubblicazione delle due riviste, principalmente influenzati dalla disponibilità di lavori pubblicabili e dai tempi tecnici dell’editore.

Potendo usufruire anche di una versione on-line di entrambe le riviste attraverso le rispettive piattaforme, il CURE ha introdotto all’interno del Bollettino anche forme di comunicazione alternative e/o complementari alle rubriche (ad esempio brevi frammenti filmati).

Raggiunto nel 2015 il primo obiettivo dell’indicizzazione del GIFC su SCOPUS, il CURE ha promosso una Survey per valutare il gradimento e le opinioni dei soci nei confronti dell’attuale editoria SIFO, dei contenuti e del processo di revisione dei manoscritti proposti.

MATERIALI E METODI

È stato costruito un questionario, formato da 14 domande, più altre 6 dedicate a coloro che rispondevano affermativamente alla domanda numero 13, a cui sono stati invitati a rispondere tutti i soci SIFO sulla piattaforma SurveyMonkey nel periodo dal 26 ottobre al 17 novembre 2015.

Per le domande orientate alla valutazione del gradimento dell’editoria ed i suoi contenuti è stata scelta la scala Likert, che misura gli atteggiamenti, i comportamenti ed i gradi di giudizio utilizzando una serie di opzioni di risposta che vanno da un estremo all’altro (1-scarsa, 2-medriocre, 3-sufficiente, 4-buona, 5-ottima).

Le domande che prevedono la scelta sì/no, in caso di risposta negativa, prevedono l’esplicitazione della motivazione da parte dell’intervistato, in modo da raccogliere maggiori informazioni, spunti di riflessione, suggerimenti da parte degli intervistati.

Le 6 domande aggiuntive sono riservate ai soci che hanno risposto di aver sottomesso almeno un lavoro alla valutazione per la pubblicazione.

Il questionario è riportato nella Figura 1.




RISULTATI

Sono stati raccolti 170 questionari su 2.500 soci, pari al 6,8%.

La prima domanda è orientata a valutare subito il giudizio degli intervistati sull’editoria SIFO degli ultimi 2 anni, periodo corrispondente all’attività svolta dall’attuale Comitato di Redazione: 4 (2,4%) hanno risposto scarsa, 8 (4,7%) hanno risposto mediocre, 56 (32,9%) sufficiente, 82 (48,2%) buona e 20 (11,8%) ottima (Figura 2).




La seconda domanda indaga la preferenza per il Bollettino o per il GIFC: dei 170 intervistati 77 hanno risposto il Bollettino e 93 (45,3%) ha risposto il GIFC (54,7%). Questa domanda è seguita anche da una seconda parte in cui si richiede la motivazione della preferenza espressa: a questa seconda parte hanno risposto 95 intervistati su 170: coloro che hanno scelto il Bollettino riferiscono tra le motivazioni la presenza delle rubriche di approfondimento e gli argomenti attinenti alla pratica professionale, mentre coloro che hanno scelto il GIFC prediligono gli aspetti più clinici dei lavori pubblicati.

La terza domanda indaga la consuetudine (107; 62,9%) o meno degli intervistati (63; 37,1%) a leggere interamente le riviste oppure no, in questo secondo caso motivandolo: le due motivazioni principali sono la mancanza di tempo e la lettura solo dei lavori sui temi di interesse personale.

Attualmente entrambe le riviste sono edite a stampa cartacea ed i singoli articoli editi in versione digitale, scaricabili gratuitamente per tutti i soci dalle piattaforme online dell’editore. Poiché i costi sostenuti per la stampa cartacea costituiscono un capitolo di spesa significativo per la Società, si è voluto indagare la preferenza per l’una o l’altra modalità di fruizione da parte degli intervistati: 88 intervistati (51,8%) hanno espresso la preferenza per la versione cartacea, 14 (8,2%) per quella on-line e 68 (40,0%) si è espresso positivamente per entrambe le versioni.

Nella sesta domanda si indaga il gradimento degli intervistati per le sezioni che costituiscono il Bollettino (Figura 3): in media risulta prevalente un giudizio buono.




Le domande successive indagano il giudizio sulla comprensibilità, l’utilità per la pratica professionale e sulla qualità degli articoli pubblicati: in tutte e tre i casi prevale sugli altri il giudizio buono, rispettivamente 84 (49,4%), 90 (52,9%) e 93 (54,7%).

Le domande 10 ed 11 sono volte a raccogliere suggerimenti da parte degli intervistati su come migliorare le riviste e quali aspetti o contenuti non siano soddisfacenti. La dodicesima domanda è volta ad indagare quali altre rubriche sia utile ed interessante per gli intervistati vedere pubblicate nel Bollettino: tra le risposte galenica clinica, focus sulle regioni, giovani e scuole di specializzazione.

La domanda 13 indaga quanti abbiano proposto un manoscritto per la pubblicazione sulle riviste SIFO: 55 intervistati (32,4%) rispondono di aver sottomesso un manoscritto, mentre 115 (67,6%) rispondono negativamente.

Nelle domande successive si indaga la soddisfazione o meno di coloro che hanno sottomesso almeno un manoscritto al CURE sui tempi di risposta (soddisfatti 88,7%) e di pubblicazione (soddisfatti 88,7%), nonché l’opinione rispetto le modalità di revisione, in questo caso tramite risposta aperta. Gli intervistati rispondono che la revisione è stata corretta, precisa ed accurata.

Il questionario si è concluso con una domanda volta ad indagare se i Soci in generale sottomettono manoscritti ad altre riviste scientifiche: sì il 40,5% e 59,5% invece no.

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI

L’Editoria è uno degli organismi specificatamente preposti al raggiungimento degli obiettivi della comunicazione interna ed esterna della Società.7

SIFO, attraverso la sua Editoria, si propone di condividere le migliori esperienze e percorsi che riguardano la professione del Farmacista Ospedaliero e dei Servizi Farmaceutici Territoriali, selezionando e pubblicando tutto ciò che può contribuire al miglioramento dell’assistenza orientata al paziente, promuovere la produzione e la divulgazione di strumenti di supporto per l’attività professionale.

L’Editoria, inoltre, mira a stimolare i Soci per incoraggiarne l’aggiornamento, il confronto e la produzione di letteratura scientifica, per favorire la crescita culturale dei farmacisti che operano nelle realtà ospedaliere e dei servizi farmaceutici territoriali, nel rispetto dei principi etici di deontologia professionale.

Dalla Survey emerge una valutazione complessivamente positiva dell’attuale Editoria da parte degli intervistati.

In generale dalle risposte aperte, emergono con maggior frequenza alcune motivazioni per cui dagli intervistati non è stato sottomesso un manoscritto: la mancanza di tempo, il non sentirsi abbastanza preparati per scrivere e l’errata convinzione che gli autori degli articoli vengano selezionati dal CURE.

Poiché lo scopo della scrittura scientifica è comunicare ad altri dei concetti in modo preciso, chiaro, senza ambiguità e in modo conciso. Il lettore di un documento scientifico legge per acquisire tutte le informazioni necessarie sul lavoro eseguito, per poter trarre spunti per la propria attività, e desidera ottenerle con il minimo dispendio di tempo ed energia. Lo scrittore deve dunque trasmettere il proprio messaggio tenendo sempre presente la necessità di privilegiare la chiarezza dell’esposizione. A questo si deve aggiungere le capacità di raccogliere ed analizzare i dati, nonché le fonti di letteratura.8

Nella consapevolezza di tutto questo, è forte l’impegno del CURE e del CD per fornire strumenti adeguati per tutti coloro che sentono la necessità di una formazione, che si concretizzerà con una linea guida e dei corsi di formazione in scrittura scientifica.

Le risposte alla Survey hanno costituito spunto di discussione all’interno del CURE su come favorire l’approccio dei soci all’editoria e come migliorare ulteriormente il processo di revisione dei referees. Il Bollettino è frutto della collaborazione del CURE con le Aree Scientifiche SIFO, sia attraverso lo spazio dedicato in generale alle Aree sia attraverso le rubriche fisse. Attraverso le risposte aperte sono emersi suggerimenti che il CURE potrà valutare ed eventualmente implementare per rispondere quanto più possibile alle esigenze in-/formative dei soci, ad esempio introducendo nuove rubriche nel Bollettino, quali una rubrica curata dall’Area Galenica Clinica.

È stato avviato un processo di rivisitazione del formato delle riviste e del layout di stampa. Avendo già sperimentato positivamente nel 2015 l’integrazione del Bollettino nella versione online con altre forme di comunicazione, nel 2016 il Bollettino assumerà la veste esclusivamente digitale. Analogamente il GIFC, che manterrà sia la versione cartacea che quella digitale, subirà un rinnovamento nella sua veste grafica esterna ed interna.

Il GIFC è ricompreso nell’Elenco delle Riviste Scientifiche rilevanti ai fini dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN).9 Il CURE ha assolto il mandato conferito dal CD con il raggiungimento di un primo traguardo importante con l’indicizzazione del GIFC su SCOPUS; con la consapevolezza che questo costituisce non un punto di arrivo, bensì un nuovo punto di partenza, sono state intraprese nuove azioni, sia nei contenuti che nell’integrazione del CURE, affinché il GIFC risponda ai requisiti per una futura indicizzazione su PubMed.

Ringraziamenti

Il Comitato Unico di Redazione per l’Editoria ringrazia sentitamente Domenico Tarantino che ha curato il questionario sulla piattaforma Survey Monkey.

BIBLIOGRAFIA

1. Victoria E. Mc Millan, Writing Papers in the Biological Sciences. Bedford (3ed), 2001.

2. Introduction to refereeing . IOP Publishing http://download.iop.org/lat/supportMaterials/introduction_to_ refereeing_english.pdf (ultimo accesso 06/01/2015).

3. Codice etico delle pubblicazioni elaborato da COPE http://publicationethics.org/resources/guidelines. (ultimo accesso 06/01/2015).

4. Peer review in a nutshell. Science Media Centre (2012). http://www.sciencemediacentre.org/wp-content/uploads/ 2012/09/Peer-Review-in-a-Nutshell.pdf (ultimo accesso 06/01/2015).

5. Peer Review and the acceptance of new scientific ideas. Sense About Science (2004), Londra. http://www.senseaboutscience.org/data/files/resources/17/peerReview.pdf (ultimo accesso 06/01/2015).

6. European peer review guide integrating policies and practices into coherent procedures. European Science Foundation (2011), Strasburgo. http://www.vr.se/ download/18.2ab49299132224ae10680001647/ European+ Peer+ Review+Guide.pdf (ultimo accesso 06/01/2015).

7. Documento Programmatico SIFO 2012 -2016. Rev 00_28_10_2012.

8. Magnaghi-Delfino P, Norando T. Introduzione alla comunicazione scientifica. Laboratorio di Didattica Sperimentale FDS del Dipartimento di Matematica “F.Brioschi” Politecnico di Milano. http://fds.mate.polimi.it/ file/1/File/11 ProgettiamoMat/Relazione2011.pdf (ultimo accesso 06/01/2015).

9. Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) Area 11 - Elenco delle Riviste Scientifiche aggiornato al 01/10/2015. http://www.anvur.org/attachments/article/254/AREA11_R.pdf (ultimo accesso 06/01/2015).